NOTIZIARIO TECNICO APRILE 2015
AVVISATORI ACUSTICI E LUMINOSI: VERSO UNA LINEA GUIDA
Ci sia consentita anzitutto una nota di metodo: l’assenza di uno standard europeo unitario sulla rivelazione e la segnalazione di allarme incendio è un vero e proprio tallone d’Achille per chi si trovi a vendere i propri sistemi (come gli Scriventi) in ambito internazionale. La technical specification EN 54-14 è, infatti, talmente flebile e generica da non essere mai riprodotta in alcuna specifica tecnica di carattere internazionale. Ciò comporta un deficit di competitività dei prodotti europei di rivelazione incendi che, se ben si prestano al mercato civile europeo, sono quasi del tutto ignorati in ambito industriale rispetto agli omologhi listati UL o approvati FM.
All’orizzonte, in proposito, non c’è nulla di nuovo.
E’ dunque logico il passaggio che il gruppo di lavoro UNI sta compiendo sugli avvisatori acustico-luminosi: sviluppare una linea guida nazionale sulla progettazione, l’installazione, la messa in servizio ed il controllo periodico di tali apparati. Questa linea guida, in corso di predisposizione, sarà presumibilmente disponibile entro la fine di quest’anno, e completerà il deficit di prescrizioni che la norma UNI 9795 offre su tale materia.
Fig.1: Un avvisatore acustico di allarme incendio
In realtà, una lettura attenta della UNI 9795 consentirebbe di disporre di strumenti sufficienti per la progettazione degli avvisatori acustici: la triplice regola dei 5 dB sopra il rumore ambientale, della pressione sonora compresa tra 65 dB e 120 dB e dei 75 dB alla testata del letto per gli ambienti in cui gli occupanti dormono pare essere più che sufficiente per dimensionare una rete di avvisatori acustici che offrano idonea udibilità in tutti i punti dell’area da proteggere.
Il link mancante riguarda, dunque gli avvisatori luminosi, per i quali non esistono criteri di dimensionamento precisi.
La linea guida in itinere mutua (pedissequamente) le indicazioni del Code of Practice inglese, che presenta elementi molto dettagliati per determinare la spaziatura e l’installazione dei segnalatori visivi (visual alarm devices).
Il merito della linea guida è, pertanto, la trattazione organica della materia, offrendo ai progettisti criteri grafico-illustrativi semplici per il dimensionamento degli avvisatori, e predisponendo al contempo uno strumento per il controllo degli impianti da parte delle autorità competenti (non si ignori questo particolare).
ALCUNE OSSERVAZIONI A COROLLARIO:
- La linea guida non offre al professionista uno strumento per scegliere se sia necessario prevedere avvisatori acustici, luminosi o acustico-luminosi. Ciò rimane legato ai piani di emergenza e all’analisi del rischio. Risulta dunque inopportuno prescrivere –all’interno della specifica dell’impianto – un sistema di rivelazione e allarme incendio secondo UNI 9795, senza indicare quali tipologie di segnalatori adottare.
- L’impiego del Code of Practice britannico sugli avvisatori luminosi comporterà, presumibilmente, una progressiva migrazione verso sistemi con soli avvisatori acustici, laddove impiegabili. Calcoli preliminari svolti da chi scrive indicano, infatti, che il costo di un sistema misto acustico e luminoso risulterà decisamente più gravoso rispetti ai sistemi attuali, visto che i volumi di copertura degli avvisatori luminosi sono contenuti.
Fig.2: I piani di emergenza, strettamente legati ai sistemi di segnalazione acustici e luminosi